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Dr.ssa Federica Leva.
Vorrei essere una persona sicura e brillante, e invece
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Paolo 25/10/2014 alle 13:04
Salve, mi chiamo Paolo e ho 21 anni, sto all’università da un anno e ho dei seri problemi. Partiamo dal fatto che sono sempre stato un tipo strano. Non sono del tutto timido, ma non sono assolutamente estroverso, non ho mai subito bullismo, ma nella mia esperienza scolastica non sono mancati quelli che mi prendevano in giro. A volte penso di soffrire di mancanza di autostima, altre penso che le cose sia meglio che le faccio io , perchè gli altri non saprebbero farle altrettanto bene. Sono tendenzialmente pigro, ma dove voglio so impegnarmi (esempio: studio), a volte sono egoista fino alla morte, altre vado al limite dell’ingenuità, generalmente sono pignolo ma per diverse cose (puntualità,aspetto, etc) sono un po’ trasandato.. Insomma sono uno un po’ particolare.
Il mio problema è che a 21 anni la mia vita è davvero vuota. Non ho amici, con quelli che avevo ho perso i contatti. Non ho mai avuto una ragazza, e anche se diverse ragazze mi sono venute dietro, nessuna di loro mi piaceva. L’unica che mi abbia mai interessato davvero purtroppo era la ragazza di un mio caro amico.
Passo intere giornate davanti al pc, e non faccio ASSOLUTAMENTE altro. Negli unici momenti in cui mi stacco, sto con la mia famiglia o a mangiare o a vedere (se c’è qualcosa di interessante) la tv o quelle poche volte che esco (con tutta la famiglia). Molte volte perdo anche la cognizione del tempo… e man mano che vado avanti diventa sempre peggio… principalmente quello che faccio al pc è vedere serie televisive americane , guardare cartoni animati (quei pochi che mi piacciono) e giocare ai video games. Soprattutto in questi ultimi trascorro la maggior parte del mio tempo.
Molte volte ho letto consigli sul net che dicevano: prova a cominciare attività e cose del genere, ma il problema è uno: non ho soldi per fare nessuna attività. All’università ho fatto qualche conoscenza, ma niente di che, rimane tutto lì. La maggior parte delle ragazze mi snobba e i ragazzi, all’inizio mi trattano bene, ma dopo un po’ è come se perdessero gradualmente interesse in me, fino a non fottersene niente e a volte a trattarmi con assoluto menefreghismo fino a diventare anche sgarbati.
Quando sto con altre persone, mi sento sempre teso perchè è come se mi creassi un’identità scudo, non parlo mai dei miei reali interessi, anche perchè se lo facessi, in poco tempo sarei considerato da tutti come un soggetto… il problema è che logicamente fingendo di essere qualcuno che non sono , a volte risulto poco convincente , e se non sono convinto io di essere così, figuriamoci gli altri. Il fatto è che io vorrei essere una persona sicura, brillante, divertente, interessante e un po’ la personalità di spicco del gruppo, e quando invece ottengo il risultato opposto mi sento davvero male, e perdo ogni interesse a stare con gente, che ormai mi vede per qualcosa che non voglio essere, ma purtroppo, per qualcosa che sono (insicuro,asociale, goffo,solo,etc…).
Vedendo film e cartoni, ho sempre sognato grandi cose del mio futuro: le superiori , l’università. Ma ogni volta prendo una dura batosta, finisco per diventare l’asociale, quello che sta da solo e a volte anche uno zimbello per qualcuno. Cosa devo fare per cambiare la mia vita?
Io vorrei fare le esperienze che fanno tutti: andare in viaggio con amici, fare le serate insieme, andare in giro, fidanzarmi, ecc … ma perchè non ci riesco? Perchè non posso avere anche io quello che hanno tutti gli altri?
Ogni volta che apro facebook, è una pugnalata al cuore… tutti sono felici, tutti sono circondati da amici, tutti splendono… tutto ciò è reso ancora più triste dal sapere che questi sono, o dovrebbero essere, i migliori anni della nostra vita… e io ho perso e sto ancora perdendo l’occasione di fare moltissime esperienze che quando sarò più grande non avrò più l’opportunità di fare, o almeno non con lo stesso entusiasmo… per non parlare dal punto di vista amoroso… alla tremenda domanda: Hai la ragazza? che per me corrisponde ad aprire una ferita sempre aperta… come già detto ci sono state diverse ragazze interessate, ma nessuna di queste mi piace… quando trovo una ragazza che mi interessa ci comincio a parlare e se lei mi snobba, io perdo interesse… perchè la vedo come una snob, una troppo pretenziosa con cui non avrei nulla a che spartire. Purtroppo però tutte quelle che mi calcolano generalmente sono cesse, o impegnate.Buongiorno, Paolo.
Come presumo abbia già compreso, non sarà fingendo di essere quello che non è che risolverà i suoi problemi. Tutt’altro, è proprio così che crea il presupposto per non avere una vita sociale soddisfacente. Lei ha una personalità unica, che però maschera, sperando che nessuno si accorga che sta recitando una parte. Purtroppo, le sue conoscenze colgono la finzione, e dopo qualche tempo la mettono in disparte. Non sorprende, a nessuno piace avere legami con una persona che non sembra sincera. Inoltre, è probabile che il suo finto se stesso non venga apprezzato. La personalità che si crea, per apparire più gradevole, è in realtà un’arma rivolta contro se stesso. Se vuole piacere, non indossi un costume che non le appartiene. Sia se stesso, senza preoccuparsi se piacerà, oppure no. Perché non dovrebbe piacere? Si vergogna di quello che è e dei suoi interessi? Se ne ha pochi, allarghi il cerchio dei suoi hobbies, li pratichi veramente, per non dover fingere, la prossima volta che parlerà con qualcuno. Se vuole essere carismatico e brillante, deve tirar fuori tutto il carisma e la brillantezza che c’è in lei, e lasciare che parli a nome suo. Se davvero anela ad apparire brillante e sicuro di sé, significa che può esserlo. Magari non diventerà un leader, un trascinatore di folle, ma è probabile che abbia le potenzialità per essere riconosciuto come un ragazzo padrone della sua vita e ricercato dagli amici. Perché questo accada, però, è necessario che lei diventi quello che vuole che gli altri vedano. In caso contrario, continuerà a inseguire un miraggio personale, e nessuno avrà modo di apprezzare quei lati piacevoli e scoppiettanti che tiene ben nascosti in sé. Come scriveva Democrito, in Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, III sec: “La parola è l’ombra dell’azione”. Se vuole qualcosa, non si limiti a sognarlo e a raccontarlo. Agisca perché diventi suo, in questo caso, perché diventi parte evidente della sua personalità.
Perché non ha la voglia, la forza o il coraggio di cambiare? Teme di fallire? Ci ha mai provato, seriamente e con determinazione, in passato? Capisco che sia più facile e rassicurante sognare attraverso film e videogiochi, ma osi andare oltre e mettersi in discussione. Non si limiti a voler apparire a parole; si prefigga di diventare come vuole. Cerchi di capire come vorrebbe diventare e cosa dovrebbe fare per raggiungere quello scopo. Quali paure dovrebbe superare, per apparire più sicuro di sé? Le paure sono più forti del suo desiderio di essere accettato o le può vincere?
Quello che le sto suggerendo è un lavoro di sincera e accurata analisi delle sue ambizioni e dei suoi blocchi, che potrebbe condurre con la guida di un terapista, per evitare di smarrirsi in pensieri nocivi.
“Il pensiero senza azione è una vana illusione, l’azione senza il pensiero uno sforzo vano.” Gustave Le Bon, Aforismi dei tempi presenti, 1913
Buona giornata!