Vivo fra mille paure!

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    Salve,sono un ragazzo di 23 anni. Dopo un periodo abbastanza difficile della mia vita,caratterizzato dalla morte dei miei nonni e da un’operazione chirurgica in seguito alla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio, ho iniziato a soffrire d’ansia. O meglio. Non appena uscito dall’ospedale,ho avuto per la prima volta in vita mia un attacco di panico. Dopo questo episodio,ho iniziato ad avvertire uno stato di ansia misto a forte tristezza,che mi ha portato in seguito a temere cose assurde, tipo temere di avere un tumore alla gola in seguito alla comparsa del cosiddetto “nodo alla gola”, paura di non amare più la mia ragazza, paura di poter impazzire a causa di quest’ansia o di poter far del male agli altri,ecc… Adesso vivo un periodo particolare: ho meno ansia rispetto a prima,anche se c’è sempre,ma soprattutto mi sento molto apatico e triste,cerco di trovare un senso alle cose,ma tutto mi sembra inutile. Vorrei qualche consiglio e possibilmente qualche delucidazione da parte vostra per favore.

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    Gentile Atmosfear,

    da quello che scrive ha passato dei momenti difficili come il lutto dei suoi nonni ed una delicata operazione al ginocchio che possono in qualche modo aver smosso il suo mondo emotivo e psicologico.

    Non è infrequente che dopo un evento per noi significativo da un punto di vista emozionale, possano scattare elementi di insicurezza, di paura e di agitazione fino ad arrivare ad episodi di attacchi di panico o di ansia più generalizzata, non facendoci sentire sicuri e capaci talvolta di affrontare determinate situazioni e tutto ciò può comportare allo stesso tempo, un umore un pò basso e una perdita di interesse verso ciò che magari ci piace fare normalmente facendoci interrogare su ciò che è la nostra vita e su quello che si è costruito fino a quel momento.

    Da quello che scrive la sensazione di ansia è andata un pò diminuendo nel tempo, ma permane questo stato umorale che non le permette di farla stare sereno e che le ha fatto sviluppare una sensazione di apatia e di mancanza di interesse.

    Credo che possa essere utile prendere in considerazione l’idea di farsi accompagnare, anche per un breve periodo, da uno specialista con il quale potersi confrontare e condividere quello che le sta accadendo, il momento di un lutto importante di figure significative è una fase della vita che non sempre siamo pronti ad accogliere ed affrontare con serenità e sopratutto ad accettare, per tutto quello che emotivamente va ad intaccare a livello profondo nel nostro mondo emotivo ed affettivo, e che ha bisogno di tempo e di un adeguato sostegno per elaborare la perdita della persona alla quale volevamo bene.

    Inoltre potrebbe essere uno spazio anche per riprendere contatto con sè stesso dopo l’operazione subita che mi auguro non abbia avuto conseguenze da un punto di vista fisico e motorio, ma che probabilmente ha ulteriormente minato un senso di sicurezza e di tranquillità.

    Per qualsiasi cosa non esiti a contattarci di nuovo,
    un caro saluto.

    Dott.ssa Emanuela Venanzoni.

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