Sogni di violenza e omicidio

    rabbia, odio, violenzaBuonasera. Sono Silvia e ho 21 anni. Sono una ragazza molto ansiosa ed ipocondriaca. I miei si sono separati quando avevo 12 anni e da lì ho iniziato ad essere sempre rabbiosa, nervosa ed ansiosa. A 17anni ho iniziato a somatizzare con nausee, bruciori e dolori allo stomaco. Si sono aggiunti problemi economici, problemi familiari, problemi con le amicizie e ho lasciato la scuola per il lavoro. Da lì, sono sorti problemi e ansie per la mancanza di impiego. Oltretutto mio padre ha avuto un’altra figlia e da lì ho incrementato ulteriormente l’odio (soprattutto verso i bambini). Ultimamente (oltre ai problemi già descritti) ho avuto una delusione lavorativa e ho dovuto iscrivermi nuovamente ad una scuola serale: ho problemi con i prof e ho discusso con tutti in classe persino con i “compagni nuovi”. Ho iniziato a sognare ogni sera che uccido qualche compagna di classe nei modi peggiori e l’unica mia preoccupazione onirica è di non essere arrestata. Inoltre, anche da sveglia nei momenti di apice di rabbia e odio vorrei accoltellare qualcuno, o sparare o prendere in ostaggio. Prendo al bisogno l’Ansiolin e negli anni sono stata in cura da molti psicologi (che non hanno risolto nulla). Ora, il mio problema maggiore è la scuola e i pensieri violenti. Vorrei un consiglio generale (sulla mia storia) e anche qualcuno di specifico (scuola e violenza, appunto). Ringrazio anticipatamente quel qualcuno che mi può dare un aiuto.
    Distinti saluti.
    Silvia

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    Cara utente, il suo passato e anche il suo recente vissuto non sono stati semplici, e probabilmente hanno generato in lei una rabbia importante, che sente il bisogno di sfogare in tutte le occasioni che urtano la sua suscettibilità. Da qui, tutti i suoi pensieri più violenti, in cui prende finalmente il controllo della situazione e si vendica delle ingiustizie che ritiene di aver subito dagli altri.
    I consigli che le posso dare, sono ovviamente generici, come lei stessa ha giustamente premesso. Innazi tutto, sarebbe opportuno scavare un po’ più a fondo nella sua rabbia e nel suo dolore, per aiutarla a inserirlo in una giusta dimensione. Credo che sia un passo importante, se non indispensabile, per poter rivalutare le sue relazioni con le persone che la circondano e che condividono parte della sua vita. È possibile che tutta la rabbia che ha accumulato le faccia vivere con eccessiva animosità sia la sua esperienza scolastica sia quella relazionale. Questo dovrebbe essere il primo passo essenziale, e sarebbe prudente effettuarlo con la guida qualche professionista, non da sola.
    In secondo luogo, le suggerisco di indirizzare la sua rabbia in un campo ben preciso, dove potrà valorizzarla, ad esempio nello sport. In base alle sue esigenze, potrà scegliere uno sport di squadra, in cui si deve confrontare con gli altri e instaurare un rapporto di fiducia e di stima reciproche; oppure potrebbe orientarsi su uno sport individuale in cui è richiesta una importante capacità introspettiva e di concentrazione, ma anche di forza fisica.
    Lo sport la aiuterà sia a sfogare tutta quell’aggressività che le tormenta i pensieri sia a riequilibrarsi.
    Naturalmente, anche se gli psicologici l’hanno delusa, continui a farsi seguire; magari, richieda anche un consulto psichiatrico, non perché sia pazza, preciso, ma per ridefinire la terapia che sta assumendo.
    Buona serata!
    Dr.ssa Federica Leva

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