Rabbia repressa

    attacchi di panico

    Buongiorno dott. La contatto perché ho un problema molto particolare…
    La mia ragazza ormai da molto tempo soffre di attacchi di panico, ansia, depressione e altri sintomi spesso correlati…
    le da fastidio tutto si arrabbia se trova una virgola fuori posto le da fastidio il bambino dei vicini che, come tutti i neonati, piange…
    E ovviamente parte di questa rabbia repressa viene scaricata su di me che sono l’unica persona che è a conoscenza della reale situazione… la madre è poco presente e le dedica davvero poche attenzioni, quasi nulle, dando per scontato alcuni suoi comportamenti…so che probabilmente lei in casa nasconde questi suoi stati d’animo e quindi probabilmente non sanno quello che le passa per la testa…ora addirittura siamo arrivati al fatto che lei non accetta il mio lavoro, ha optato per corsi di formazione e master e ora è un agente commerciale diretto di Telecom Italia… Per chiudere il quadro ora fa paragoni tra me e mio fratello che conosce solo di nomea perché dice che rispetto a me vuole intraprendere una carriera nelle forze armate, cosa che a me non piace….
    DOTT.IO SONO DAVVERO DISPERATO E NON SO PIÙ CHE FARE SONO 6 ANNI ORMAI CHE CERCO DI AIUTARLA MA SENZA RISULTATI…L’HO ACCOMPAGNATA DA UNA MIA CARA AMICA PSICOLOGA PER UN CONFRONTO MA OVVIAMENTE HA PRESO LE COSE CHE LEI LE HA DETTO IN MANIERA TOTALMENTE NEGATIVA ,CHIUDENDOSI ANCORA DI PIÙ.
    Davvero non so più cosa fare…e come comportarmi…
    Grazie per l’attenzione

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    Federico Baranzini - Psichiatra Psicoanalista Milano

    Caro Giampo,

    o si “distrugge” consumandosi dietro l’infantilismo della sua ragazza o la lascia interrompendo la relazione spiegandole il perchè. E il perchè sarà presto chiaro: inizia a sentire che quello che provava per lei 7 anni fa non è più lo stesso sentimento, sta cambiando in senso negativo, sotto la stanchezza e la rabbia accumulata. E forse se qualche cosa non interviene prima, svanirà.

    Non faccia come la sua ragazza, parli di quello che sta accadendo, di come sta lei, di cosa passa per la sua mente e la testa della sua ragazza. Non si lasci “colonizzare” dai problemi e dalla problematicità della sua ragazza credendo che la soluzione possa essere resistere e sopportare. Tutti abbiamo un nostro limite e spesso il non “ascoltarci dentro” ce lo fa raggiungere velocemente. Infine, ne parli alla sua ragazza, la avvisi che sente che qualche cosa sta cambiando, che è preoccupato e spaventato dal suo comportamento. Ma anche che ha capito che da solo non potrà nulla se lei, la sua ragazza, non decide di fare qualche cosa per migliorare la situazione. Pena: la perderà.

    Cordiali saluti

    Federico Baranzini

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