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dr. Federico Baranzini.
Non riesco a relazionarmi con le persone
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Salve, sono Mati. Ho 22 anni, sono studentessa universitaria e la mia vita sociale è ridotta all’osso.
La mia vita sociale è sempre stata un po’ carente a causa della mia timidezza. Da bambina venivo spesso derisa per via del mio aspetto fisico (ero cicciottella), ed è per questo che ho sempre preferito stare in compagnia di 1 o 2 amiche. Crescendo il mio fisico è cambiato, sono diventata una ragazza normale, ma ho sempre mantenuto una certa distanza dal prossimo. Ho sempre desiderato fare nuove amicizie, ma dopo un primo incontro in cui riuscivo a espormi e a risultare anche simpatica, al secondo le cose peggioravano perchè, non trovando più nulla da dire, tendevo a chiudermi e quindi a risultare antipatica/asociale. Le poche amicizie che sono riuscita a costruire sono poi andate perse, per un motivo o l’altro (tranne 2). All’età di 17 anni mi sono fidanzata (anche se inizialmente ero interessata ad un altro) con un ragazzo un po’ geloso (si era accorto che lui non mi interessava molto)… non dico che mi obbligasse a restare a casa, ma a causa dei suoi messaggi o chiamate talvolta assillanti e a qualche scenata, non posso negare di aver talvolta declinato a qualche appuntamento con coetanei/coetanee con cui mi trovavo bene. Per fortuna a distanza di 5 anni la gelosia è diminuita (gli ho dimostrato in tutti i modi il mio amore), ma l’esperienza forse non ha fatto altro che farmi chiudere ancora di più in me stessa. Non a caso adesso vorrei uscire, conoscere nuove persone… ma ho sempre il timore di risultare noiosa… e qualche volta mi é capitato di rifiutare con scuse inviti per un semplice caffè di vecchie amiche (situazioni che avrebbero potuto aiutarmi a riallacciare i rapporti).
Altro grosso problema è il cibo. Da un anno soffro di un disturbo del comportamento alimentare atipico, sono molto sottopeso (44 kg x 1.65 m) e sono seguita da psichiatra e dietista. Non ho ancora capito il motivo per cui mi sono ammalata, ma posso affermare che è avvenuto in seguito ad un periodo stressante più o meno lungo (litigi tra me, mia madre e il mio ragazzo… e esami universitari per i quali ho dato tutta me stessa, ottenendo buoni risultati). Da quando mi sono ammalata non riesco più a studiare e da luglio dello scorso anno sono riuscita a sostenere 2 soli esami. La mia intenzione di terminare l’università in corso ho dovuto abbandonarla e non so come reagire. Mi iscrivo agli esami, programmo per un tempo infinito le mie giornate di studio e puntualmente mando tutto a rotoli... inizio a studiare e poi la voglia mi abbandona, guardo nel vuoto, rileggo le stesse righe senza capire nulla, faccio esercizi di ginnastica o faccio ricerche su internet di cui parlerò in seguito). Magari talvolta riesco pure a immagazzinare abbastanza bene le nozioni ma poi, a 2 o 3 giorni dall’esame, mi ritiro… perchè penso che avrei dovuto organizzare meglio il mio tempo, studiare di più ecc ecc. Non lo provo nemmeno perchè so che potrei ottenere un voto maggiore. È come se venissi sovrastata dall’ansia, fino ad un momento prima penso di farcela e poi mi dico “perchè non rimandare al prossimo appello?”. E va così ogni volta da 1 anno, tranne per le 2 eccezioni. Il problema è che oltre a questo passo intere giornate a far niente! Come prima accennato al posto di sostituire lo studio con altro di più o meno costruttivo (leggere, ascoltare musica, cucinare, pulire la casa…) faccio ricerche inutili su internet! A causa del mio problema con il cibo, che sto cercando di risolvere, le mie ricerche riguardano più o meno argomenti legati all’aumento di peso (come ingrassare in modo sano, mettendo più massa magra che ciccia… per questo si spiegano gli esercizi di ginnastica, quanto e come mangiare). Cose che ho cercato milioni di volte e per le quali leggo sempre più o meno le stesse risposte. La mia giornata è insomma monotona, e forse non ho nemmeno voglia di fare qualcosa… apatia? Meno male che ogni tanto vado a bere un caffè o a fare la spesa… come posso reagire? Vorrei trovare il coraggio di fare qualcosa, impegnare il mio tempo in modo costruttivo, studiare e riuscire a sostenere gli esami… ma mi manca sempre una spinta! Forse fra una settimana andrò a fare una lezione prova di yoga, ma sono ancora incerta… eppure potrebbe aiurarmi! Sia per rilassarmi sia per stringere nuovi rapporti! Non so cosa mi sta succedendo…
Cordiali salutiCara Mati,
hai raccontato molte cose di te, tanti aspetti che rimandano ad altro e che fanno pensare a tante cose della tua persona e di come stai vivendo questo periodo della tua vita.
Quello che mi sento di dirti è che mi pare di scorgere un nesso comune a tutti gli aspetti riportati e che riguarda te e il tuo modo di essere rispetto alle cose della vita. Mi pare che sia quando parli delle relazioni sociali con i tuoi amici, sia della preparazione ideale agli esami, sia delle tue ricerche sulla dieta perfetta per ‘ingrassare bene’ tu stia parlando del tuo profondo senso di disagio nel fare i conti con una parte di Mati molto più imperfetta ma al contrario molto umana e autentica. In altre parole ho la sensazione che tu per qualche motivo abbia imparato a essere molto pretenziosa verso te stessa e le tue relazioni, troppo rigidamente forse, perdendo di vista gli aspetti di te più naturali, autentici e per questo in grado -se abilitati a dovere- di farti vivere meglio e più felicemente, con soddisfazione.
Credo che al di là della dieta debba pensare a cercare un buon psicoterapeuta per avviare un percorso di “ricerca” di questi aspetti di te più veri; un percorso che ti porti fuori dal pantano / confusione che descrivi.
Buona ricerca!