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Dr.ssa Emanuela Venanzoni.
Quando mi scappa una risata, mi sento in colpa
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Come letto dal titolo di questa mia “domanda”, ho seriamente bisogno di qualcuno.
Sono una ragazzina, e già solo dire questo mi crea molto disagio perché spesso quando provo a parlare con mia madre lei sottovaluta tutto, lei crede sia l’età ma nonostante ciò sono pensieri che nel tempo si sono aggravati e sono arrivata a 15 anni a desiderare seriamente di non esistere più.
Non riesco ad interpretare i miei comportamenti perché dentro non sento, nulla a parte nervoso e angoscia.
Sono perennemente triste e quando mi scappa una risata dopo mi sento pure in colpa, mi spiego?
Ho tanti dolori fisici: mal di testa cronico, dolori alle articolazioni, mal di schiena, ho anche un fastidio alla vescica (si pensa sia candida cronica), liquido dal naso quando starnutisco.
In questo momento mi sento umiliata perché sto scrivendo tutto ciò e non so nemmeno se riceverò o meno una risposta.
Non mi sento capita, non sento nulla vicino a me e ne voglio che qualcosa mi si avvicini.
Per me non è facile parlare di come mi sento dentro.
Piango sempre, davvero. Vengo anche presa in giro da mio padre come la “piccola fiammiferaia” e figuriamoci che lo dice le poche volte che sta con me, sapesse tutte le volte in cui piango e lui non c’è.
Da quando sto così ho riscontrato anche problemi con i primi approcci sessuali. Insomma i miei coetanei già hanno fatto varie esperienze, ma non è che li invidio, più che altro con capisco dove trovino la voglia.
Se veramente c’è qualcuno che qui possa darmi una mano, consigliarmi, per favore fatelo.Gentile sf2000,
dalla sua mail ho avvertito queste sensazioni di disagio emotivo che la stanno attraversando in questo momento della sua vita che credo oltre al fattore età, che per quanto non si voglia considerare comunque ha una sua valenza, dipendano forse da altre situazioni che non la fanno stare bene e che, da come ha scritto, le si ripropongono anche da un punto di vista fisico con alcune manifestazioni importanti che nel tempo creano disagi e fastidi.Io credo che, per quanto concerne la parte medica potrebbe essere utile un check up completo che possa escludere vari fattori medici ed eventualmente intraprendere una breve cura farmacologica per alleviare i sintomi e, magari confrontandosi in famiglia, iniziare a pensare a consultare uno specialista per intraprendere un percorso psicologico nel quale poter lavorare insieme sia sul piano emotivo che sul piano psicologico per affrontare insieme a qualcuno queste sensazioni di disagio.
Il fatto che ci abbia scritto rappresenta un primo importante passo nell’aver riconosciuto che vuole fare qualcosa per lei e non ci deve essere vergogna o umiliazione, il chiedere non lo è mai, forse in questo momento il fatto di affidarsi piano piano a qualcuno e fare un percorso insieme può darle la forza ed il sostegno che in questo momento necessita per far fronte a questo passaggio così importante e delicato che è la vita.
Mi tenga aggiornata, se lo desidera,
un caro saluto.
Dott.ssa Emanuela Venanzoni.