L’ansia è sempre con me. Perchè?

    Salve, sono Giulia, ho 22 anni e vi scrivo perché mi trovo in uno stato confusionale.

    Non so assolutamente cosa fare, come comportarmi con me stessa in una situazione faticosa della mia vita che dura ormai da un po’, soffro di ansia e attacchi di panico da 4 anni e sono stanca di questa convivenza forzata, non so cosa la mia mente stia cercando di dirmi ma vorrei proprio capirlo! Quello che mi chiedo è da cosa ha origine la mia ansia? Conoscendomi potrebbe essere legata a fin troppe cose, ho avuto una preadolescenza segnata dal bullismo, un’adolescenza di solitudine in casa, alcuni brutti momenti in famiglia, ho sempre sentito il bisogno di eccellere e ricevere complimenti per il mio lavoro o studio e posso dire che per gli anni del liceo è sempre andata così, ho coltivato un’immagine di me totalmente disumana credendomi capace di poter restare sola negando l’evidenza cioè che anche io sono un essere sociale, mi sono isolata vaneggiando sulla stupidità altrui e sulla mia presunta maturità e intelligenza e poi prima dell’esame di Stato crollo, crollo terribilmente, attacchi di panico, paura di svenire, sono rimasta a letto per 3 mesi estivi con la paura di un abbassamento di pressione! Ho pensato alle cose più stupide e allucinanti sulla faccia della terra, ho fatto del turismo, ho girato medici di ogni tipo per capire, poi grazie all’esaustiva spiegazione di uno psichiatra ho capito che evidentemente il mio problema non era di tipo organico, sono passata ai farmaci…presi per 5-6 mesi circa, una cura breve e un dosaggio leggero, mi sono ripresa...non del tutto ma stavo molto meglio, ho incominciato l’università dopo aver perso un anno dietro ai miei mali immaginari e non potete capire quanto mi pesi aver perso del tempo! Mi sento terribilmente indietro!

    Sono una studentessa di psicologia, grasse risate sì…ma dovevo scegliere qualcosa che mi interessasse e dopo avere superato, momentaneamente, quella fase della mia vita volevo che nessuno la sottovalutasse, mai più! Insomma tutti quei medici che ho visto, che mi hanno vista…non hanno mai pensato di dirmi ”signorina si rivolga ad un terapeuta”? No, il cardiologo mi ha mandata dall’otorinolaringoiatra, questo mi ha mandata dall’oculista, poi siamo passati al fisioterapista…e quante persone ma quante, ragazze e ragazzi come me, hanno affrontato il mio medesimo percorso perché semplicemente non si sa e non si conosce! Io amo quello che sto studiando, mi piace veramente, detto ciò la mia scelta universitaria è stata dettata da questi sentimenti ma…dopo aver passato un anno diciamo positivo in una Città universitaria lontana dal mio paese d’origine mi ritrovo a far ritorno per le vacanze estive e cosa succede? Mi sento di nuovo malissimo!

    Non esco di casa da un mese, forse anche più, non mi curo del mio aspetto, sto 24h su 24h a letto, non riesco a studiare, giramenti di testa, cefalee, sento come se dovessi svenire da un momento all’altro…eccoci di nuovo!

    Tra poco ho un esame, molto difficile, provo molta ansia solo a pensarci, ma io veramente non mi capacito ho sostenuto altri esami durante l’anno e non stavo così! Ho paura che non sarò sufficientemente preparata questa volta perché sono distratta, tesa, mi guardo continuamente intorno e non riesco neanche a sedermi a tavola!

    Cosa sta succedendo? È perché sono di nuovo sola nella mia stanza come anni fa? È la mia famiglia? È l’esame? Perché ritorna sempre? È legata al passato, magari al mio modo scorretto di vivere o vedere o meglio di affrontare le cose che mi circondano? Vorrei veramente andare da uno specialista, magari seguire un percorso terapico, comunque già iniziato 2 anni fa ma durato 2 mesi e terminato (senza miglioramenti) per la mia condizione economica, non posso permettermelo quindi vorrei capire, devo capire, cosa posso fare?

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    Gentile futura collega….
    Un percorso di due mesi è poco, davvero poco per avere dei miglioramente…. Come sta scoprendo, nè durante la laurea, nè successivamente glielo assicuro, ci viene fornita una bacchetta magica per eliminare i sintomi fisici attraverso cui la nostra mente cerca di dirci di “prenderci cura”….
    Cosa può essere successo purtroppo non si può dire online, le ricadute sono come l’ennesimo grido d’aiuto in una stanza vuota che non è stata ancora ammobiliata…
    Ciò che dovrebbe fare è rivolgersi ad uno specialista, magari presso la asl di zona e lavorare sù se stessa, non c’è cosa più giusta che fare per primi “il” sacrificio di mettersi in discussione…
    Abbiamo tutti un vuoto… Ognuno lo riempie a suo modo…. Chi con la religione, i libri, le intellettualizzazioni, il sesso, lo sport, mi auguro che lei riempia il suo vuoto di nuove consapevolezze e che sulla base di queste possa costruire il suo futuro!
    In bocca al lupo.
    Dott.ssa Federica Serafini

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    L’ansia è una emozione anticipatoria ossia Paura di non poter far fronte a qualcosa che potrebbe accadere e di fronte al quale non ci sentiamo adeguati.
    Nel tempo sembra che lei abbia sviluppato un senso di amabilità condizionata e quindi probabilmente si è instaurato un meccanismo del tipo:
    – se faccio bene valgo e non rimarrò da sola
    – se faccio male non valgo niente e perirò in solitudine
    E’ una proposta ovviamente andrebbe verificata.

    Comunque con una terapia cognitiva o strategico breve dovrebbe riuscire a “debellare quel sintomo” e le eventuali cause nel giro di 1- 6 sedute…

    Mi faccia sapere
    Psicologi Lodi

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