Essere felici quando non si fa l’amore

    Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 26 anni e a breve mi sposero’ con la mia fidanzata, che e’ straniera. Nel nostro rapporto molte cose vanno bene, anzi vanno davvero alla grande, la sua famiglia mi adora e mi rispetta, la mia famiglia adora lei, io non le faccio mancare niente e non per obbligo ma per amore. La maggior parte delle volte sono io che cucino, la aiuto quando le serve, e anche lei fa tante cose e sacrifica tanto solo per farmi felice. insomma il concetto e’ che tutti e due ci amiamo incredibilmente, in un modo che non abbiamo mai provato prima nelle nostre vite. Io ho avuto dei problemi ad accettare alcune cose di lei, come il fatto che lei fumi occasionalmente, o che quando si esce con amici beve molto alcool, questo perche’ mi fa male e mi spezza il cuore vedere il male che si faceva. Adesso lei ha ridotto molto queste cose e purtroppo io non sono stato capace di farle sentire la mia stima per il suo impegno. Adesso penso di essere riuscito ad accettare tutto questo ed ad apprezzare i suoi sforzi. Quello che mi manca e’ solo riuscire ad essere felice quando mi viene negato il fare l’amore. E sia chiaro quello che io cerco non e’ il sesso ma proprio il fare l’amore, sentire piacere e amore allo stesso tempo e soprattutto sentire di dare piacere alla persona che ami. Quando questo accade, e soprattutto quando per varie altre circostanze non si è potuto farlo per più di una settimana, io mi sento triste, rifiutato e incapace di dare piacere alla persona che amo. Come supero tutto questo? Io la amo con tutto il cuore e voglio solo poter essere felice in ogni momento che condivido con lei. Grazie

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    Federico Baranzini - Psichiatra Psicoanalista Milano

    Buongiorno,

    mi colpisce il fatto che come prima cosa che “va bene” abbia citato il rapporto con la famiglia della sua fidanzata… Ma con chi si sposa lei con la fidanzata o con i suoceri? Sembra una battuta provocatoria, ma non lo è: ma è sicuro di non essere eccessivamente proteso a compiacere gli altri e quindi la sua ragazza anche attraverso la compiacenza della famiglia d’origine? Voglio dire, non le è mai capitato di interrogarsi sul suo timore di essere rifiutato e di cosa potrebbe arrivare a fare o forse si potrebbe dire a “sopportare” pur di tenere a sè l’oggetto del suo amore?

    Secondariamente, ma se c’è qualche cosa che non le piace o non le va bene (non avere rapporti sessuali con la persona che ama) perchè non parlarne direttamente con l’interessato invece di scriverne su un forum? Ma che tipo di comunicazione affettiva intrattiene con il suo partner? Dove sta il suo vero sè?

    Cordiali saluti

    Federico Baranzini

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