Cosa devo fare con lui per ritrovare me?

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    Cosa vuol dire quando un uomo con il quale stai da 3 anni (età mia 33, sua 38) ti dice “Io vedo la mia vita con te, il mio futuro con te, dei figli con te, una casa con te. Ti vedo. Tu sei la donna della mia vita. Io ti amo e non ho mai avuto dubbi su questo. Ma non è questo il momento di prendere una casa insieme”? Cosa gli fa dire questa cosa? Abbiamo anche già preso in considerazione di affittare una casa, invece di acquistarla (pur avendone lui una di proprietà e io una in affitto; la sua troppo lontana e la mia troppo piccola per due), ma comunque lui ribadisce il suo concetto e la sua spiegazione è:

    vorrei tornare alla felicità di un anno fa. Ora sto bene, ma non sono felice come un anno fa quando l’andare a vivere insieme era naturale, la naturale evoluzione. Ora, per quanto lo voglia, mi sembra un po’ forzato. Se quella felicità l’ho provata, so che posso ritrovarla.

    Questa la sua motivazione. Non ha paura, lui vuole fare questo passo, solo che in questo momento vorrebbe che fosse naturale esattamente come lo era un anno fa. Quale potrebbe essere il mio corretto atteggiamento in questa situazione per me e per noi, secondo lei? Non parlare più della casa e vivere l’adesso? Per quanto io senta che l’andare a convivere sia ciò che ad oggi ci manca e che a volte ci fa discutere su piccolezze, ho bisogno di trovare un equilibrio in questa “attesa” che purtroppo non riesco a trovare. Cosa, secondo lei, potrebbe aiutarlo a capire che quella felicità (innamoramento) è ancora felicità (amore) ma ha solo cambiato nome? Quale atteggiamento mi aiuterebbe a prendere meglio questa situazione? Grazie per l’attenzione.
    Giulia

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    Cara Giulia,

    da quello che scrive mi arriva il suo dispiacere nel non veder concretizzarsi un progetto di vita insieme che da quanto dice è nei vostri pensieri.
    Molto spesso è frequente che un membro della coppia per quanto possa voler fare un qualcosa insieme può presentare allo stesso tempo un atteggiamento di riluttanza e di difficoltà.

    Il matrimonio e/o la convivenza sono scelte importanti, delicate nella vita di una coppia e talvolta anche se c’è un’intenzionalità nel voler portare avanti questi progetti, si possono comunque presentare delle riluttanze o magari dei momenti in cui si possono presentare dubbi o paure.

    Le paure sono dettate alle volte dal fatto che un progetto di vita rappresenta tante cose sicuramente belle ed importanti, ma anche il fatto che ci sarà un cambiamento di abitudini, di stili di vita, di spazio che sarà vissuto in comune, in questo caso anche ambientale laddove decidiate di cambiare zona e tutto questo a volte ha bisogno di un tempo di maturazione che sia per entrambi giusto e che rispetti i tempi di ognuno.

    Non c’è Giulia una formula magica da poterle dire, credo che la cosa che può aiutare è cercare di rispettare i tempi di ognuno e forse non portare sempre i vostri discorsi sulla questione casa e convivenza e credo che il vivere nel “qui ed ora” la vostra storia e centrarsi sui momenti insieme sia un modo per ri-trovare quella naturalezza di percorso di coppia.

    E magari nello stesso tempo può centrarsi su di lei, su quello che vuole e sulla sua vita a prescindere da questa questione, in maniera da non farle precludere ciò che la fa stare bene, mi rendo conto che forse in alcuni momenti non sia semplice, ma il nostro benessere individuale non deve mai venire a mancare perchè il rischio è di convogliare molte delle nostre energie più sull’altro che non su noi stessi. Datevi in tutto questo del tempo e piano piano confrontatevi in maniera tranquilla e serena.

    Mi tenga aggiornata,
    un caro saluto.

    Dott.ssa Emanuela Venanzoni.

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    Cara Giulia,

    da quello che scrive mi arriva il suo dispiacere nel non veder concretizzarsi un progetto di vita insieme che da quanto dice è nei vostri pensieri.
    Molto spesso è frequente che un membro della coppia per quanto possa voler fare un qualcosa insieme può presentare allo stesso tempo un atteggiamento di riluttanza e di difficoltà.

    Il matrimonio e/o la convivenza sono scelte importanti, delicate nella vita di una coppia e talvolta anche se c’è un’intenzionalità nel voler portare avanti questi progetti, si possono comunque presentare delle riluttanze o magari dei momenti in cui si possono presentare dubbi o paure.

    Le paure sono dettate alle volte dal fatto che un progetto di vita rappresenta tante cose sicuramente belle ed importanti, ma anche il fatto che ci sarà un cambiamento di abitudini, di stili di vita, di spazio che sarà vissuto in comune, in questo caso anche ambientale laddove decidiate di cambiare zona e tutto questo a volte ha bisogno di un tempo di maturazione che sia per entrambi giusto e che rispetti i tempi di ognuno.

    Non c’è Giulia una formula magica da poterle dire, credo che la cosa che può aiutare è cercare di rispettare i tempi di ognuno e forse non portare sempre i vostri discorsi sulla questione casa e convivenza e credo che il vivere nel “qui ed ora” la vostra storia e centrarsi sui momenti insieme sia un modo per ri-trovare quella naturalezza di percorso di coppia.

    E magari nello stesso tempo può centrarsi su di lei, su quello che vuole e sulla sua vita a prescindere da questa questione, in maniera da non farle precludere ciò che la fa stare bene, mi rendo conto che forse in alcuni momenti non sia semplice, ma il nostro benessere individuale non deve mai venire a mancare perchè il rischio è di convogliare molte delle nostre energie più sull’altro che non su noi stessi. Datevi in tutto questo del tempo e piano piano confrontatevi in maniera tranquilla e serena.

    Mi tenga aggiornata,
    un caro saluto.

    Dott.ssa Emanuela Venanzoni.

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    Aggiungo che dopo questa chiacchiera è avvenuto questo:

    Dopo tutto quello che ho scritto, ci siamo “lasciati”. Motivazione: non vede più un futuro con me, non è più felice come prima perché mancano quelle condizioni che l’anno scorso invece c’erano, e che poi hanno iniziato a non esserci più per lui, da qualche mese (casa insieme, figli, famiglia, futuro). Se n’è andato da casa mia dicendomi “che il cuore vuole rimanere ma la testa dice di andare in questo momento”, mi ha chiesto di dargli un bacio, ci siamo toccati, abbracciati, stretti, baciati, staccati e riattaccati. Non ha portato via nulla di suo da casa mia, quando gli ho detto “prendi tutto” mi ha risposto “no”. Gli ho chiesto se fosse ancora innamorato di me mi ha risposto “non lo so, credo di sì ma non lo so”. Cosa devo pensare?

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    Grazie Dott.ssa per la sua risposta. Purtroppo l’avanzamento, o aggiornamento che sia, è che ci siamo lasciati da circa 10 gg. La sua motivazione “non vede un futuro con me”. Il nostro saluto con vari baci, distacchi e riattaccamenti è stato chiuso da suoi atteggiamenti ambigui, o almeno per me ambigui. La sua domanda “posso darti un bacio?”. Il suo saluto alla porta “il mio cuore mi dice di rimanere ma la mia testa mi dice di andare ora”. Il mio “prenditi tutte le tue cose” e la sua risposta “no”. Il mio “mi ami?” e il suo “non lo so”. Io non lo sto chiamando. Voglio farlo sì, ma non lo faccio. Cosa è giusto fare?

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    Ci siamo lasciati cara Dottoressa.
    Non vedo più un futuro con te, l’anno scorso lo vedevo, ora no,. Ero felice 10 oggi 6. Non sono fatto per stare in coppia. Con te ho rivoluzionato tutto di me, il mio modo di pensare all’amore, il mio desiderio di essere padre, ma oggi mi rendo conto che sto facendo dei passi indietro, a quando ero “uno che pensava solo a sé”.
    Queste le sue motivazioni dopo 3 anni, e dopo una storia fantastica fatta di progetti.

    Alla porta mi chiede se può darmi un bacio, e mi dice “il mio cuore vuole rimanere ma la mia testa mi dice di andare ora”. Non si prende la roba e se ne va.

    Circa 2 settimane che non ci sentiamo e non ci vediamo.
    Io continuo ad avere un flebile legame con la sua famiglia (che mi adora).

    Una mia amica, gli scrive un messaggio dopo aver saputo, perché anche sua amica e molto legata a noi come coppia, scrivendogli di seguire il suo cuore, detto da una persona molto razionale qual è la mia amica. Buttarsi, rischiare, seguire le emozioni, perché secondo lei noi due siamo due anime complementari. (Non solo secondo lei).

    La sua risposta avvenuta dopo 2 gg afferma che anche lui purtroppo o per fortuna è una persona molto razionale in tutto, incluso i sentimenti. Ma in realtà ha seguito sempre molto anche l’istinto e che quando questo va nella stessa direzione della ragione c’è ben poco da lottare.

    La mia amica gli ha scritto poi “e il cuore dove lo metti?” e lui non ha più risposto.

    2 settimane la sua ultima frase è stata “il cuore vuole rimanere ma la mia testa dice di andare” e ora invece ti dicono la stessa cosa?

    A me sembra un messaggio molto costruito, come se volesse più dirlo a se stesso che alla mia amica (sapendo che poi lo avrebbe detto a me). Mi sbaglio? Cosa devo pensare?

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    Cara Giulia,
    la ringrazio di avermi scritto e di avermi comunicato come sono andate le cose fino a questo momento.

    Mi dispiace per ciò che è successo e per le motivazioni e le modalità con le quali il suo compagno si sia allontanato da una storia che, da come la descriveva, presentava numerosi punti di costruzione e di una voglia di progettazione.

    Purtroppo non so cosa può essere successo al suo compagno per indurlo a prendere una decisione di questo tipo, credo che l’unico che può o potrebbe darle una risposta sia proprio lui, in quanto quando una relazione finisce ognuno ha la sua visione di come sono andate le cose, ma rimane l’intimità e la complessità di una scelta che è difficile talvolta collocare in maniera razionale.

    Credo che il rispetto, per quanto doloroso, di questa scelta sia da parte sua comunque un’espressione di amore, a volte il troppo parlare sugli stessi argomenti ed il chiedere continuamente il perchè di questa motivazione all’altro non fa che allontanare o creare situazioni di stress ulteriore per entrambi.

    Provi per quanto possibile ad allentare gradualmente nel tempo anche i rapporti con la famiglia, comprendo che la adorano, ma dopo un primo momento di sostegno e di confronto, laddove la situazione non sia più di coppia, per lei potrebbe essere più deleterio e questa vicinanza più difficile da sopportare.

    Si prenda del tempo sano per lei, e nonostante sappia quanto possa essere difficile, provi a centrarsi su di lei, sulla sua vita e su quello che di bello e di nutriente ha al di là della sua relazione e laddove non sia facile per lei stare a contatto con questa separazione, magari pensare di fare un breve percorso con uno specialista che la possa supportare in questo momento così delicato.

    A presto Giulia un caro saluto,

    Dott.ssa Emanuela Venanzoni

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