Antisociale, insicura e tremendamente triste

    Salve,
    Qualche anno fa ho sofferto di anoressia/bulimia a causa delle mie insicurezze.
    Dopo esserne uscita ho passato un periodo sereno ma da gennaio 2014 non solo ho le stesse insicurezze ma ne sono sorte di nuove: insicurezze fisiche, non riesco a fare amicizia e rischio di perdere le uniche due amicizie che ho..
    Inoltre ho frequenti attacchi di pianto e sono molto più emotiva di fronte a cose banali sia belle che brutte, non ho più voglia di uscire infatti sto quasi sempre a casa a letto a guardare la TV o leggere e spesso penso ad un modo per attirare l attenzione in modo che qualcuno si accorga di come sto. Sono una persona molto chiusa e fatico a parlare dei miei problemi ma soprattutto tendo a soffocare le lacrime in pubblico. Mi sento un peso e spesso mi auguro di prendere qualche malattia seria solo per far sì che qualcuno si prenda cura di me. I miei sono infermieri e tendono a sminuire tutto quello che mi succede anche durante il periodo di anoressia (ne sono uscita da sola praticamente) quando avevo bisogno di parlare con uno psicologo.
    Vi chiedo una consulenza, un qualcosa che mi dia la speranza di rialzarmi.

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    Buongiorno, Eleonora. Da quanto scrive, credo che abbia bisogno di parlare con un professionista per risolvere le incertezze che la rendono così vulnerabile al mondo esterno. Chieda ai suoi genitori di potersi rivolgere a un professionista, anche solo per una psicoterapia breve, per iniziare, perché ha bisogno di risolvere le sue difficoltà relazionali con il mondo esterno. Può spiegare che sente di poter essere più socievole e più felice, ma di avere qualche blocco.
    Da quello che mi è dato di intuire, leggendo la sua lettera, lei è senz’altro una ragazza forte, e nonostante la sua chiusura ha una natura predisposizione verso la vita esterna. La vorrebbe raggiungere, ma qualcosa la spaventa. Ha una buona intelligenza analitica e credo che spenda molto tempo in pensieri e razionalizzazioni, valutando ogni cosa, senza concedersi molto spazio per vivere le emozioni. Un suggerimento che le posso dare, oltre a quello di parlarne con uno specialista, è di lasciarsi andare un po’ di più a tutto ciò che è “anima e cuore”, senza paura. Non abbia timore a mostrare il suo lato umano alle persone che le vogliono bene. Non sia troppo rigida. Il rigore le può dare un senso di sicurezza e protezione, ma di fatto è quella stessa prigione da cui, mi pare di cogliere, desidera fuggire.
    Spero di esserle stata un po’ d’aiuto.
    Buona giornata!

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