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Dr.ssa Emanuela Venanzoni.
Non so vivere un rapporto
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Salve mi chiamo Sara e sono cinque mesi che sto con il mio ragazzo. Premetto che non vorrei soffermarmi tanto sul nostri rapporto ma più che altro su di me. Adesso vi spiego il motivo. I primi mesi che sto con una persona va tutto bene: sono la persona più felice del mondo. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una storia perfetta. Poi arrivano i problemi. Non so cosa scatti nella mia testa ma è come se portassi la mia storia all’autodistruzione e parlo per esperienza dato che mi è capitata la stessa identica cosa con il mio ex con cui stavo da 4 anni. Comincio ad essere sospettosa per tutto, a fidarmi sempre meno, ad avere paura di essere lasciata, discutere su qualsiasi cosa e tutti influisce sull umore (passo da momenti di affettività ad altri di intolleranza) e quindi sul modo in cui mi pongo con il mio compagno. Sto insieme a una persona che mi tratta da dio e non mi fa mancare niente e che so non mi farebbe mai nulla di male. Vorrei solo capire perché ho questo comportamento autodistruttivo. Se sono solo paure o qualche problema comportamentale (visto che in passato ne ho avuti) almeno saprei come comportarmi. Grazie mille
Cara Sara, buonasera,
da quello che lei scrive mi sembra di capire che non appena è iniziato quello che può essere un primo momento di stabilizzazione del nuovo rapporto, lei ha iniziato ad adottare degli atteggiamenti che possono portare ad una via che conduce verso “l’autodistruzione”.
La cosa che mi colpisce è che mi sembra come se una parte di lei agisca in modo, apparentemente consapevole, da poter creare una situazione di non serenità all’interno della coppia e nel mezzo poi della lista che ha fatto, scrive che ha paura di essere lasciata che in qualche maniera può rappresentare una contraddizione!E questa ambivalenza è poi rappresentata da momenti di intolleranza e non comprensione insieme a momenti di profonda tenerezza con il suo compagno.
Più che il perché, Sara, sarebbe interessante iniziare a comprendere il “come mai” e “cosa” succede in senso emotivo e a livello di relazione, magari non solo all’interno della coppia, dove possono essere presenti queste ambivalenze e questo altalenare di insicurezze e paure, ed ovviamente anche mi immagino di cambi di umore, poco dopo che entra nel “vivo” di una relazione affettiva oppure di altro tipo.
E quindi più che su problemi comportamentali sposterei l’attenzione sulle sue modalità di stare in relazione, che possono necessitare di un’attenzione particolare, e anche sulla tipologia di compagni con i quali è stata e se ci sono delle congruenze, la relazione è sempre tra due persone!, o degli incastri, chiamiamoli così, che maggiormente la attraggono, e se sono poi effettivamente quelli con i quali instaura una storia, oppure se anche nella scelta iniziale desidera un qualcosa, ma poi si orienta verso un’altra perché magari è più sicura, meno rischiosa, ma non le dà una piena soddisfazione.
E, me lo stavo chiedendo anche rispetto la sua precedente storia durata 4 anni, in particolare dopo quanto tempo si sono create queste dinamiche di coppia.A volte non è semplice focalizzare temi così importanti e si può tendere a colpevolizzarsi o a pensare che sia tutta colpa nostra se la relazione non funziona o che alla base ci siano gravi problemi, ma a volte il fatto di iniziare a focalizzare piccoli spunti di riflessione possono dare vita ad un pensiero diverso ed anche magari ad un atteggiamento diverso.
Infine, Sara, se dovesse avere la sensazione che è sì iniziata una focalizzazione, ma che possono esserci delle confusioni o anche un umore che attraversa spesso delle fasi altalenanti, può iniziare a pensare di farsi accompagnare da un esperto con il quale potrete iniziare ad esplorare questo tema e trovare nuove modalità relazionali ed avere una maggiore serenità e consapevolezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Emanuela Venanzoni
Psicoterapeuta Roma