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Dr.ssa Emanuela Venanzoni.
Non mi fido di lui
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Salve, sono una ragazza di 26 anni.
Qualche anno fa ho sofferto di una forte depressione attacchi di panico e ansia e sono stata seguita da una psichiatra e curata con antidepressivi e ansiolitici. L’ansia è un disturbo che non mi ha mai abbandonata e la depressione credo che ogni tanto faccia capolino. due anni fa ho scoperto un problema di ipotiroidismo che mi ha fatto pensare che i problemi erano legati un po’ a questo. Il mio corpo è cambiato molto sono ingrassata 15 chili e ho perso molta stima in me stessa. Ho frequentato l’università con diverse difficoltà nell’approccio con alcuni esami, spesso mi sono fatta sopraffare dall’ansia ma nonostante tutto sono riuscita a laurearmi quest’anno. Sono fidanzata da un anno e mezzo e la storia con il mio ragazzo è stata molto travagliata. Ci siamo conosciuti sei anni fa, uli era fidanzato ma dopo qualche mese abbiamo iniziato a sentirci. Da lì in poi a scadenze di pochi mesi ci vedevamo come amanti, non mi è mai piaciuta questa situazione ma ero così attratta da lui che non riuscivo a farne a meno. Finalmente sono riuscita a farmi conoscere e dopo essersi lasciato con la precedente ragazza adesso siamo fidanzati. Siamo molto innamorati, ma io non riesco a superare il passato. A differenza dei primi tempi in cui ho cercato di non pensare e di coltivare una bella storia d’amore, adesso sono ossessionata dal fatto che lui mi tradirà e mi farà del male. Non è un semplice pensiero, ormai è diventata un’ossessione. Ogni messaggio che riceve, ogni ragazza con cui parla, ogni gesto strano che fa, ogni volta che non lascia il telefono in vista io penso che me lo stia nascondendo perchè teme che io possa leggere qualcosa. Cerco di distaccarmi e distrarmi ma la mia testa non fa altro che rimuginare ogni ora su pensieri negativi. E’ la mia prima storia veramente importante, io sono molto innamorata di lui e forse è eccessiva la paura di perderlo.Purtroppo, però, con questo atteggiamento sto creando una situazione insostenibile, ne ho parlato con lui per fargli capire che quasi non riesco più ad avere il controllo su questi pensieri e gli chiedo scusa per le mortificazioni che posso creargli. Lui a volte cerca di rassicurarmi sul fatto che è innamorato di me, a volte è spazientito e litighiamo. Siamo giunti insieme alla conclusione che ne avrei dovuto parlare con qualcuno e per questo motivo sono qui. in attesa di una risposta ringrazio in anticipo.Gentile Opi,
da quello che lei scrive posso solo immaginare che sia una situazione che non la rende serena e che, in qualche maniera sta minando questa relazione, dove c’è tra l’altro, un grande amore.
Mi hanno colpito dei passaggi della sua storia e cioè il fatto che non riusciva a fare a meno di questa persona nel periodo in cui vi frequentavate come amanti, quasi fosse indispensabile alla sua vita, e che poi nel momento in cui siete diventati una coppia, sono iniziati, o magari mi immagino, si siano accentuati atteggiamenti di non fiducia e di non serenità e di insicurezza rispetto la vostra relazione e rispetto al fatto che il suo fidanzato possa abbandonarla, tradirla o farle addirittura del male.
Sono questi ultimi degli elementi che, se non presi attentamente in considerazione, possono minare la serenità della coppia e la solidità, ma sopratutto ed in maniera invalidante la sua serenità poichè mi sembra di capire che questi pensieri stiano diventando un qualcosa che l’ accompagnano durante le sue giornate e questo può favorire vissuti di forte ansia, insieme ad elementi depressivi.
Ci sono molti elementi sui quali sarebbe interessante lavorare, ma credo che sarebbe opportuno farsi accompagnare da un terapeuta sia per gestire il suo vissuto di ansia che, da come dice non l’ha tutt’ora abbandonata, e sia per lavorare insieme su come si pone poi all’interno di una relazione importante e che è stata costruita in questo specifico caso nel tempo e attraverso varie vicissitudini di entrambi.
Credo che in questo momento la cosa migliore sia prendersi cura di sè e di prendere in considerazione l’idea di lavorare su queste dinamiche di relazione, e su questi forti vissuti emotivi che sta vivendo attualmente, ricordandosi che stando in pieno contatto con noi stessi è possibile costruire una buona e nutriente relazione con un’altra persona.
Un caro saluto.
Dott.ssa Emanuela Venanzoni.