Crisi post-partum o altro?

    Buonasera, è la prima ‘volta che vi scrivo e spero possiate essermi di aiuto. Cercherò di essere sintetico. Mia moglie ed io stiamo attraversando una profonda crisi di coppia a causa dell’eccessiva morbosità di mia moglie nei confronti della bambina (figlia unica) di 6 anni. Premetto che E (mia moglie) ha sempre avuto rapporto conflittuale con la madre, che dalla disperazione l’ha cacciata di casa.. Dopo anni sembrano aver fatto pace (momentanea direi). Per quanto riguarda ns figlia;E la considera un’estensione del suo corpo. Io stesso non riesco ad avere tempo o ad uscire da solo con mia figlia. Figuriamoci vedere i miei fratelli, giudicati da lei tutti malati o suoi nemici.Mentre ora della sua famiglia sono diventati tutti santi. E è sempre stata, molto possessiva e gelosa delle sue cose, ma da quando c’è la bambina tutto ruota intorno a lei,ed io sono diventato un corollario se non un fastidio.

    Lei ha 36 anni io 46. Ci siamo già rivolti presso una psicologa per cercare un aiuto. in quel unico incontro, la psicologa riferì che per E sarebbe stato utile affrontare prima un suo percorso personale, per cercare di affrontare i suoi problemi irrisolti fin dall’infanzia. Inutile dire che fu lettera morta. Lei è convinta di saper affrontare i problemi da sola e risolverli. L’altro aspetto, che trovo paradossale, è che lei è super credente e praticante. Io, sicuramente a torto, le rinfaccio che tra il dire e il fare ne passa. dovrebbe allora perdonare, porgere l’altra guancia,se è vero che si è sentita offesa dai miei e che io non ho fatto nulla per difenderla. Ho chiesto chiarimenti con i suoi(in varie occasioni), sono sempre stati trattati male e insultati dalla figlia (E). A me è arrivata ad augurarmi di morire, perché pensa che le voglia portare via nostra figlia. Sinceramente non so più a chi chiedere aiuto. Soffro per la situazione e ne soffre la bambina. Ovvio, ne soffre pure la madre. Per queste situazioni continua a manifestare malesseri psicosomatici, tipo nevralgie, dolori addominali,bruciori di stomaco e dolori cervicali. Tutti gli esami fatti sono risultati negativi. Fatto sta che la bambina non fa un passo senza il consenso della madre, quasi. e in quelle poche occasioni in cui riesco a giocare con lei, la piccola prima da una carezza alla madre come per tranquillizzarla. cm a dire sono qui. Anche quando mi abbraccia controlla sempre prima la madre che non ci veda. Una situazione assurda, anzi tragica. soprattutto per ns figlia.

    Spero di essere stato abbastanza esaustivo, anche se per correttezza ed avere un quadro più completo bisognerebbe sentire la contro parte e le sue ragioni. Grazie per la disponibilità

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    Caro Alberobello, una crisi post-partum che si protragga per ben sei anni mi sembra un po’ anomala e dalla sua lettera emerge un quadro morboso che va oltre uno squilibrio ormonale transitorio. Sua moglie dovrebbe seguire una psicoterapia a lungo termine per risolvere tutti i problemi che la stanno corrodendo, oltre a rovinare la vostra vita matrimoniale e anche le sicurezze della bambina. Temo che E. non sia in grado di uscirne da sola, e considerato l’invischiamento familiare dubito che lei o la bambina possiate fare molto, per aiutarla. La soluzione che ritengo più efficace è una psicoterapia, magari coadiuvata da un iniziale supporto farmacologico – in questo caso, deve essere condotta o da uno psichiatra o da un medico psicoterapeuta.
    Non rinfacci a sua moglie le sue contraddizioni, fra fede religiosa e comportamento domestico. E’ probabile che E si accorga della propria ambivalenza, e ne soffra. Sottolineare questo squilibrio la rende solo più nervosa e meno sicura di poter risolvere i propri conflitti. Conflitti che E ha il terrore di affrontare e guardare in faccia, chiamando ciascuno con il proprio nome.
    La convinca a farsi seguire seriamente, per il bene di tutti e tre. E. ci ha provato da sola, ma il trauma va oltre le sue forze. È anche per questo che esistono specialisti della mente, per sostenere chi ha la forza di guarire, ma non conosce la strada più adeguata alle proprie risorse.
    In bocca al lupo e buona serata
    Dr.ssa Federica Leva

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